Cosa vedere a Bevagna in Umbria: tutte le informazioni utili

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Cosa vedere a Bevagna in Umbria: tutte le informazioni che devi sapere prima di partire

Sospeso nel tempo, tra antichi mestieri e piccole stradine acciottolate, a Bevagna vivrai l’esperienza di tempi ormai andati.

Bevagna, l’antica Mevania, è un antico borgo in provincia di Perugia in Umbria, classificato come uno dei borghi più belle d’Italia.

Nata all’incrocio delle acque del Clitunno, del Timia e del Teverone, Bevagna è sicuramente uno dei borghi italiani meglio conservati. L’antica e maestosa cinta muraria con 5 porte di accesso alla città sono ancora intatte, antiche botteghe di antichi mestieri sono ancora la come sospese nel tempo a testimonianza dell’ingegno e della laboriosità di quelle terre.

Dove si trova Bevagna

Bevagna si trova tra Assisi e Spoleto, al centro della Valle Umbra.

Come arrivare a Bevagna

In auto

  • Da Nord: Autostrada A1; uscita Valdichiana; superstrada per Perugia, Assisi e Foligno; uscita Foligno Nord; Bevagna
  • Da Sud: Autostrada A1; uscita Orte; superstrada per Terni, Spoleto e Foligno; uscita Foligno Nord; Bevagna

Dove dormire a Bevagna

Bed and Breakfast Marinucci’s House: Situato a Bevagna, a 400 m dal Mercato delle Gaite

TIA casa vacanza: Situato a Bevagna, a 300 m dal Mercato delle Gaite, il TIA casa vacanza offre sistemazioni climatizzate

il Monastero di Bevagna: Situato a Bevagna, a 200 m dal Mercato delle Gaite, il bed & breakfast il Monastero di Bevagna offre una vista sulla città

Dove dormire a Bevagna

Nido nel cuore di Bevagna: Situato a Bevagna, a meno di 1 km dal Mercato delle Gaite, il Nido nel cuore di Bevagna offre biciclette gratuite

Hotel Palazzo Brunamonti: Situato in un edificio storico nel centro medievale di Bevagna, l’Hotel Palazzo Brunamonti offre camere tradizionali con mobili d’epoca

Charming Holiday Home with Large Garden in Bevagna: Situata a Bevagna, a soli 300 m dal Mercato delle Gaite

Cosa vedere a Bevagna

Mura di Bevagna

Le mura di Bevagna sono perfettamente conservate e circondano ancora oggi la città.

Sono composte anche 5 porte di accesso: Porta Cannara, Porta Foligno, Porta Todi, Porta Molini e Porta S. Agostino.

Il ponte

Uno degli ingressi al borgo di Bevagna avviene dal ponte sul fiume Clitunno, da cui si può ammirare l’Accolta, l’antico lavatoio pubblico.

Piazza Silvestri

Considerata una delle piazze medievali più belle in Italia, è anche il cuore della città.

Qui oltre alla bellissima fontana ottocentesca e la colonna romana, troverete botteghe medievali, il Palazzo dei Consoli e le chiese di San Michele, San Silvestro e la chiesa di San Domenico.

Chiesa di San Michele

Edificata alla fine del XII secolo, conserva tra le varie opere, la statua in argento di San Vincenzo di Peter Ramoser.

Chiesa di San Silvestro

Realizzata sul progetto di Maestro Binello nel 1195, conserva un portale sopra il quale puoi vedere una trifora e due bifore. Al suo interno affreschi della Scuola Umbra.

Chiesa di San Francesco

Situata nel punto più alto del borgo, ospita i dipinti di Dono Doni e Ascensidonio Spacca.

La leggenda narra che la pietra posta a sinistra dell’altare sia la stessa sulla quale San Francesco salì per la “predica agli uccelli”.

Palazzo Lepri

Palazzo Lepri ospita al suo interno il Museo Civico dove sono conservati numerosi artefatti antichi.

Chiesa di S. Domenico e Giacomo

Fu eretta nel 1291 e dedicata al frate beato Giacomo Bianconi.

Al suo interno sono conservati affreschi del Trecento della scuola di Giotto e le spoglie del Beato Giacomo conservate all’interno di un urna.

Mercato delle Gaite

Se decidete di visitare Bevagna, sicuramente il periodo migliore è il mese di Giugno.

Durante questo mese si svolge una bellissima manifestazione storica: il Mercato delle Gaite.

Durante tutto il mese, da circa 30 anni, la città fa un balzo indietro nel tempo, riproducendo quella che era la vita quotidiana del ‘200.

Si ricostruiscono antichi mestieri lungo vicoli caratteristici quali la Cartiera, il Setificio, la Cereria e il Dipintore.

Inoltre si potranno degustare, oltre ai prodotti tipici locali, anche antichi sapori medievali.