Curiosità su Firenze: 5 cose che non sapevi

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Curiosità su Firenze: 5 cose che pochi sanno sul capoluogo toscano

Pochissimi sanno che a Firenze ha preso luogo il primo Gay Pride della storia risalente al 1512, cha ha avuto la prima Gay Street della storia e che sempre a Firenze si è consumato un famoso intrigo amoroso tra Giovanni Pico della Mirandola e il suo presunto amante.

Fin dalle sue origini ha sempre manifestato una certa apertura alla comunità gay, basti pensare ai grandi artisti che hanno contribuito al suo splendore durante il rinascimento come Michelangelo o Leonardo da Vinci.

Andando alla scoperta di Firenze, troverete moltissime tracce, rimaste nel tempo, a testimonianza del passato gay friendly della città.

Il primo Pride della storia

Forse non molti sanno che il primo Gay Pride della storia è avvenuto proprio qua.

Infatti il 13 agosto del 1512  un gruppo di circa 30 aristocratici fece irruzione nel palazzo del governo (Palazzo Vecchio) pretendendo l’abrogazione delle leggi contro la sodomia, poiché durante il regno del Savonarola ebbe inizio una vera e propria guerra contro i gay.

L’abrogazione di queste leggi avvenne però solo dopo il ritorno dei Medici al potere.

Chiasso del Buco

Girovagando nelle strette strade del centro, vi potreste trovare nel vicolo Chiasso del Buco, accanto a Piazza della Signoria, dove sorgeva l’Osteria del Buco, luogo d’incontro tra uomini nel Quattrocento, una vera e propria Gay Street dell’epoca.

Chiesa di San Marco

Qua potrete visitare la tomba di Giovanni Pico della Mirandola, morto per avvelenamento con arsenico alla giovane età di trentuno anni.

Molte sono le storie sul suo conto, a partire dalla sua strepitosa memoria (conosceva a memoria numerose opere) che lo portò a saper recitare La Divina Commedia al contrario.

Si dice che sia sotterrato accanto al suo amante, Girolamo Benivieni.

La lapide sono impresse queste parole:

Qui giace Giovanni Mirandola, il resto lo sanno
anche il Tago e il Gange e forse perfino gli Antipodi.

Morì nel 1494, visse 32 anni.

Girolamo Benivieni, affinché dopo la morte la separazione di luoghi non disgiunga le ossa di coloro i cui animi in vita congiunse Amore, dispose d’essere sepolto nella terra qui sotto.

Morì nel 1542, visse 89 anni e 6 mesi

Fontana di Ganimede (Giardini di Boboli)

Posta nel Giardino di Boboli nell’area antistante la salita che porta al Kaffeehaus, questa fontana riportata da poco tempo all’antico splendore, raffigura Giove, il quale avrebbe preso le sembianze di un’aquila per rapire il bellissimo Ganimede di cui si era innamorato. Fateci un salto mentre visitate tutti i luoghi di interesse della città.

Le statue di Armodio e Aristogitone (Giardini di Boboli)

I due giovani amanti che cercarono di uccidere Ipparco, tiranno di Atene.

Ovunque possiamo trovare testimonianze di un passato gay friendly di Firenze, perfino nelle tombe.

Basta pensare a quella di Brunetto Latini in Santa Maria Maggiore (che Dante immagina di incontrare tra i sodomiti nel XV canto dell’Inferno).

Inoltre a conferma del passato gay friendly della città, dovete sapere che nel Trecento in Germania i sodomiti venivano chiamati Florenzer, fiorentini e le loro abitudini sessuali florenzen, cioè “fiorenzare”.

Molti sono gli artisti gay che hanno vissuto oppure hanno transitato a Firenze e tutti hanno contribuito a quel movimento noto come Rinascimento.